Spartaco rimase in canile per 6 anni durante i quali dimostro' aggressivita' e morse volontari e veterinari continuando a guadagnarsi la fama di cane killer ed un box ''privato'' senza sgambate, uscite, attenzioni ecc.
Cane killer degno di iniezione letale.
Fino a quella giornata, in cui questa ragazza lo salvo' da quella condizione indegna portandolo in pensione nell'attesa di preparare a casa un giardino ideale per ospitare un cane simile e con la consapevolezza di dover effettuare un percorso formativo su se stessa e di riabilitazione comportamentale sul cane per poterlo gestire al meglio.
Che fare? La fama di Spartaco lo precedeva ed in fondo io non lo avevo nemmeno conosciuto nelle sue piene facolta' fisiche e mentali.
Poi pensai alla mia professione, a quanto la parte piu' bella e stimolante sia quella di riabilitare cani problematici e non solo lavorare con cuccioli o cani tranquilli.
Accettai l'offerta con la volonta' di iniziare la mia valutazione e il mio lavoro con Spartaco fin dal giorno seguente.
Il proprietario della pensione mi mise a disposizione le chiavi di ingresso per poter andare dal cane a qualsiasi ora del giorno e della notte in totale autonomia in modo da poter svolgere al meglio il mio lavoro ... e cosi' fu.
Iniziai immediatamente a mettermi all'opera come mi ero ripromesso.
Con grande piacere e per niente preoccupato mi recai il giorno dopo presso la pensione, entrai tranquillamente nel box, gli feci indossare il collare ed agganciai il guinzaglio: tutte operazioni semplici che il cane non disdiceva affatto restando tranquillo e rilassato.
''Ciccio andiamo?'', Spartaco mi segui' tranquillamente ma, una volta varcato il cancelletto, si lancio' verso un box trascinandomi contro la recinzione di un grosso meticcio maschio coi denti fuori ed il pelo dritto; ovvio che a nulla valse trattenerlo col guinzaglio, mi trascino' letteralmente via senza fare nessuna fatica.
Spartaco si piazzo' davanti a quel cane, si gonfio' e lancio' due ringhi minatori, ma non provo' nemmeno ad attaccare, sicuro della sua maestosita' e potenza.
Dato che i cani erano separati dalla recinzione, non mi preoccupai della loro incolumita' e sfruttai la situazione per vedere le reazioni di Spartaco davanti a quelle provocazioni.
Lui continuo' a restare li, immobile, fissando l'altro cane; la lezione doveva incominciare e quindi per uscire dalla situazione di stasi che si era creata richiamai l'attenzione del cane per seguirmi, ma visto che non servi' a molto diedi un piccolissimo colpo al guinzaglio per trascinarlo via.
Mezzo secondo e Spartaco mi attacco' al braccio.